Noce, antico rimedio naturale per la cute:
Il noce, è un antico rimedio naturale per psoriasi e dermatiti. E’ connessa alla Grande Madre ed il noce ha sempre avuto una duplice valenza, di vita e di morte, luminosa e cupa. Il frutto venne consacrato anche a Giove. Nux iuglans, Iovis glans, ghianda di Giove: nome rimasto nella classificazione botanica, in cui il noce è detto Juglans regia. Dioscoride intuì l’azione dell’olio di Noce nella Tenia (Parassita intestinale).
Il Noce nelle cure antiche:
Nel medioevo il frutto, simile all’encefalo, secondo la “similitudine delle signature” ne suggerì l’impiego nella cefalea. Anticamente, le foglie ed il mallo venivano usati come “elisir” della giovinezza” per la marcata attività depurativa ed eudermica. E altresì indicato per diabete, linfatismo, diarrea, leucorrea (uso esterno), acne, dermatiti, psoriasi.
«Furono queste noci» riferisce Castore Durante :”Chiamate ghiande di Giove ne i primi tempi del mondo dagli uomini”
Cosa contiene:
Contiene glucidi, protidi, sali minerali (soprattutto zinco e rame), e le vitamine A, B2, PP, B5. Anche le foglie e il mallo dei frutti hanno proprietà medicinali, come notavano già gli Antichi e ha confermato la moderna fitoterapia.
Tradizione folklorica:
La convinzione che streghe e demoni prediligessero il noce per i loro sabba era diffusa in tutta l’Italia.
A Roma una leggenda narra che la chiesa di Santa Maria del Popolo fu costruita per ordine di Pasquale II nel luogo in cui precedentemente vi era un noce intorno al quale migliaia di diavoli danzavano nel cuore della notte. Anche a Bologna si credeva fino al secolo scorso che le streghe si riunissero sotto queste piante, specialmente nella notte di San Giovanni.
In Sicilia, si credeva che, portata in tasca, preservasse dai fulmini e da ogni sortilegio, accelerasse i parti lenti, propiziasse il successo, debellasse la febbre. Nella terra d’Otranto le donne la portavano in tasca per difendersi dal malocchio e dalle malattie.
Nelle campagne si dice ancora oggi che non conviene riposare e tanto meno dormire all’ombra di un noce perché è facile risvegliarsi con una forte emicrania se non addirittura con la febbre. E si crede che, se le radici dell’albero penetrano nelle stalle, faranno deperire il bestiame.
Effettivamente le sue radici, come le foglie, contengono una sostanza tossica, la iuglandina, capace di provocare la morte di molte piante che crescono nelle vicinanze.
Le signature ed il Noce:
Nel XVII secolo, sulla scia della teoria dei segni secondo la quale il simile cura o colpisce il simile, si sosteneva che la noce fosse in grado di curare i disturbi del cervello perché ne era la riproduzione vegetale: l’involucro esterno, verde e carnoso, avrebbe rappresentato il cuoio capelluto, il guscio duro il cranio, la pellicola interna le meningi e la pia mater, mentre il nocciolo interno, convoluto e diviso in due, avrebbe simboleggiato gli emisferi del cervello.
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