Simbologia orientale:
In Cina il Narciso è simbolo di Felicità e Prosperità e viene donato in segno augurale di buon anno. Ma vi è chi, come Angelo De Gubernatis, vede nel fiore dai petali gialli un’immagine del sole. Solare è anche il simbolismo nella Bibbia, dove il narciso insieme con il giglio caratterizza la primavera e l’era escatologica. In queste due culture il simbolismo s’ispira non alle proprietà narcotizzanti della pianta, ma ai suoi luminosi colori, in cui predominano il giallo e il bianco.
Mito di Omero:
Nel mito omerico il narciso viene generato non dal corpo del giovane, ma semplicemente «per compiacere il dio che molti uomini accoglie »: fiore infero, parrebbe dunque, fiore che conduce agli inferi.
Il suo nome greco, narkissos, che deriva dalla stessa radice di narkdo (intorpidisco, irrigidisco), nàrke (torpore, irrigidimento), ndrkesis (torpore), sembra avere una valenza infera.
La visione psicologica del mito di Narciso:
lo psicologo Henry Ellis, alla fine del secolo scorso, si servì del mito per designare col termine «narcisismo» un atteggiamento patologico della sessualità per cui il soggetto gode nell’ammirare il proprio corpo. Sigmund Freud lo reinterpretò in chiave psicoanalitica indicando con questo termine l’amore e l’interesse, pur soltanto psicologici, rivolti a se stessi.
Egli distingueva un narcisismo primario, in cui manca l’amore per l’oggetto, da un narcisismo secondario in cui l’amore ritorna al soggetto.
Il Narciso in Botanica:
Da un punto di vista botanico il Narcissus nelle sue varie specie è una amarillidacea bulbosa il cui bulbo è tossico poiché contiene la narcissina, un potente alcaloide che probabilmente è la causa degli improvvisi e inspiegabili decessi di animali al pascolo nei prati mediterranei, dove il fiore è diffuso. Il profumo può provocare una specie di torpore, come avevano già osservato i naturalisti antichi, da Dioscoride a Plinio.
Il Narciso negli Erbari:
Fin dall’antichità il suo bulbo si è usato in medicina mentre ancora oggi se ne consiglia
il fiore essiccato come sedativo, antispasmodico e antidiarroico.
I bulbi dei narcisi, ma anche le foglie, contengono un alcaloide velenoso – la narcisina – che provoca, se ingerito accidentalmente, disturbi neuronali e infiammazioni gastriche negli animali al pascolo o nell’uomo e, se non curato in meno di 24 ore, può provocare la morte.
Il Narciso in Floriterapia:
L‘essenza floreale di Narciso, è indicata per per l’identificazione e la risoluzione dei conflitti andando al centro del problema/paura. Da lì le problematiche possono essere affrontate stabilendo cosa è essenziale e nutriente per il Sè, tramite una sua identificazione con l’oggetto amato.
Puoi prenotare un Consulto Naturopatico per risolvere le tematiche trattate, oppure un Consulto di Floriterapia Vibrazionale Psicosomatica:
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