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DiAlessandra Zarone

Prunus, varietà e tradizione folclorica mondiale

Prunus, varietà e tradizione folclorica mondiale

Prunus spinosa:

Prugna, ciliegia (Rosaceae)

Prunus spinosa (prugnolo) è una pianta con cui si crea lo Sloe gin.

Il gin Sloe è fatto con prugnole mature, che vengono tradizionalmente raccolte dopo il primo gelo dell’inverno (da fine ottobre a inizio novembre nell’emisfero settentrionale). Ogni prugnola è pungente, tradizionalmente con una spina presa dal cespuglio di prugnolo su cui crescono.

Molte specie sono di Prunus sono utilizzate per realizzare prodotti terapeutici, dagli oli emollienti, alla cura della tosse e lassativi.

Le specie cinesi hanno una storia d’uso particolarmente lunga: P. armeniaca e P. mume sono stati menzionati per la prima volta nella letteratura medica e i riferimenti a P. japonica risalgono alla dinastia Han (206 a.C.-23 d.C.). La maggior parte delle proprietà medicinali derivano dalla presenza di amigdalina e prunasina, che si rompono in acqua per formare l’acido cianidrico (cianuro). In piccole quantità, questo composto estremamente velenoso, stimola la respirazione, migliora la digestione e dà un senso di benessere. La benzaldeide, dona il tipico profumo di mandorla, ora sintetizzato come sostituto dell’olio di mandorle amare negli aromi alimentari.

P.africana (ciliegia africana) è diventato più importante dal 1960, quando si è scoperto che contiene un complesso liposolubile ,efficace nel trattamento della ghiandola prostatica. La corteccia è stata a lungo utilizzata dai guaritori tradizionali, ma la recente domanda su larga scala ha portato a gravi carenze, in particolare in Camerun, dove nel 1991 sono state imposte restrizioni sulla rimozione della corteccia. Anche se poco usati oggi, i gambi dei frutti di P. avium (ciliegia selvatica, gean) e varie altre specie sono stati infusi per fare un diuretico e tonico astringente per cistite, edema, diarrea.

Indiani D’America

Ciliegio selvatico (Prunus serotina Ehrh.) “okwe’mînûn” [ciliegia grub-worm]. I Potawatomi usano questa ciliegia per il cibo, e la mettono nel vino o whisky.

P. serotina è stato elencato per la prima volta nella Farmacopea degli Stati Uniti nel 1820 come sedativo e anti-tussivo. Era usato dal popolo Cherokee per alleviare i dolori del travaglio.

Bird cherry (Prunus pennsylvanica L. f.), “simine’son di wîga” [ciliegie di betulla]. Non è difficile capire perché i Potawatomi della foresta chiamino questa ciliegia la ciliegia di betulla, per la somiglianza con la corteccia di betulla. Molto spesso, quando le donne Potawatomi lavorano in vimini tengono una scorta di rami di questa ciliegia sul terreno vicino a loro e mangiano mentre lavorano.

Un ottimo prodotto contenente Prunus spinosa è Alato 30, disponibile qui  ALATO 30 (lafenicesas.it) o in farmacia.

Alato 30 è indicato per debilitazione psico-fisica, stati depressivi, astenia sessuale, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria.

DiAlessandra Zarone

Ficus carica L. , rimedio naturale per calli e verruche

Fico – Ficus carica L. ; Fam. Moraceae, rimedio naturale per calli e verruche:

Fico – Ficus carica L. ; Fam. Moraceae, rimedio naturale per eliminare calli e verruche,

fioritura maggio-settembre. Parti raccolte: foglie e frutti. Tempo balsamico: estate.

Simbologia biblica:

Un pianta fruttifera, simbolo, nei tempi biblici, di libertà, di prosperità, di vita gioiosa e ampiamente citata nei Vangeli e nel Corano, come realtà botanica e come simbolo della fertilità, della vita serena .

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Utilizzi e consigli :

  • Il decotto veniva usato come coluttorio in caso di problematiche dentali e stomatiti e la foglia contusa oppure il lattice venivano applicate su un porro, la cui base era legata con un filo per favorirne il distacco, applicato in impacco sugli ascessi; il lattice sulle punture d’insetti. La foglia contusa veniva applicata direttamente su un porro.
  • Gemme fresche: l’attività è da attribuirsi agli enzimi digestivi contenuti; regolarizza la motilità e la secrezione gastroduodenale, soprattutto in soggetti con reazioni psicosomatiche a livello gastrointestinale.

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  • Foglie: raccolte da maggio ad agosto e fatte essiccare lentamente, contengono furocumarine, bergaptene, psoralene, cumarine, lattice; hanno proprietà emmenagoghe, antinfiammatorie, espettoranti e digestive; le furocumarine possono creare problemi con fenomeni di fotosensibilizzazione.
  • Frutti acerbi: le  parti verdi e  i giovani rametti: il lattice che sgorga dai tagli contiene amilasi e proteasi, viene applicato per uso esterno per  calli e verruche per l’azione caustica e proteolitica; va usato con cautela: è ustionante ed irritante per la pelle.
  • Frutti freschi: assunti in quantità hanno un effetto lassativo. 
  • Frutti essiccati: ricchi di vitamine A e B, proteine, zuccheri, e sali minerali (potassio, magnesio, calcio) hanno proprietà emollienti, espettoranti e lassative.

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Si ricorda comunque che anche le foglie hanno in parte caratteristiche irritative per il contatto di fregamento con la pelle, la sensibilizzazione è enfatizzata dal calore e dalla esposizione ai raggi ultravioletti, soprattutto in soggetti predisposti; è invece limitata da semplice risciacquo con acqua e permanenza lontano dall’irraggiamento solare, anche indiretto, per qualche ora.

È diffusa la credenza che il lattice del fico aiuti ad abbronzarsi. L’applicazione di lattice di fico sulla pelle e successiva esposizione di questa alla luce solare intensa comporta invece lesioni ed ustioni, anche gravi.


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DiAlessandra Zarone

Naturopatia Desio: Carota

Naturopatia Desio: Carota:

La carota, nella tradizione araba ha evocato il simbolo della Bontà. Favorisce l’alito fresco e la salute della bocca.

Le proprietà curative:

E’ un ottimo, cicatrizzante, diuretico, evacuante, lassativo e depurativo. Di questa pianta si usa l’infiorescenza, radice e foglie.

Il decotto di fiori essiccati si utilizza con il clistere ed ha un doppio scopo lassativo e rinfrescante intestinale. Il decotto della radice si beve a scopo diuretico.

Un impiastro di foglie e radici si applica su ferite e ustioni.

La carota è coltivata per il fittone radicale di colore bianco nelle varietà da foraggio ed arancio nelle varietà da ortaggio (cristalli di caroteni nei cromoplasti delle cellule parenchimatiche). La carota è ricca di vitamina A (Betacarotene), B, C, PP, D ed E, nonché di sali minerali e zuccheri semplici come il glucosio. Per questo motivo il suo consumo favorisce un aumento delle difese dell’organismo contro le malattie infettive.


La carota è molto usata in cosmesi perché antiossidante e ricca di betacarotene, perciò stimola l’abbronzatura prevenendo la formazione di rughe e curando la pelle secca e le sue impurità; la sua polpa è un ottimo antinfiammatorio molto adatto a curare piaghe, sfoghi cutanei e screpolature della pelle.

La carota cura i polmoni:

È molto indicata per la cura delle affezioni polmonari e nelle dermatosi; quale gastro-protettore delle pareti dello stomaco è un ottimo antiulcera.

Rimedio anti invecchiamento:

Fra le altre molteplici proprietà curative, la carota ha quelle di prevenire l’invecchiamento della pelle, facilitala secrezione del latte nelle puerpere, tonifica il fegato, regola il colesterolo. Altri benefici riconosciuti sono la facilitazione della diuresi, la tonificazione dei reni, l’innalzamento della emoglobina, la regolazione delle funzioni intestinali. Infine, favorisce la vista portando sollievo ad occhi stanchi ed arrossati ed è indicato nella prevenzione della cataratta e del glaucoma.

Essenza floreale di Carota:

Calma il sistema riproduttivo . E’ Utile per gli occhi, la colonna vertebrale e rafforza il sistema immunitario. Purifica le energie della  colonna, del sacro e del cranio. Aiuta le persone molto mentali, che si preoccupano oltre il dovuto o si lasciano coinvolgere troppo dall’ego. L’essenza  consente di riconnettersi al proprio divino sè.

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