Gli agrumi nella tradizione folclorica

DiAlessandra Zarone

Gli agrumi nella tradizione folclorica

Gli agrumi nella tradizione folclorica

Il termine agrumi ha avuto origine dalla forma latina di “Kedros“, una parola greca che denota alberi come cedro, pino e cipresso. Poiché l’odore delle foglie e dei frutti di agrumi ricorda quello del cedro, il nome agrumi è stato associato al cedro. Linneo raggruppò tutte le specie di agrumi a lui note nel genere Citrus. L’evoluzione del moderno spazzolino da denti ha la sua origine nei bastoncini di agrumi da masticare, che venivano utilizzati dai Babilonesi già nel 3500 a.C. Nella mitologia greca gli agrumi sono chiamati esperidi. L’origine suggerita dei veri agrumi è il sud-est asiatico, compresa la Cina meridionale, l’India nord-orientale e la Birmania. Gli ebrei dell’antico Israele identificarono il cedro come il “Frutto dell’albero buono“, Levitico, verso 23: 40. Il nome della specie è medica, ciò indica che Linneo attribuì l’origine del cedro a Media, una vasta regione dell’antica Persia nord-occidentale, l’odierno Iran, e non si riferì, come a volte erroneamente si pensa, al valore medicinale del frutto. Più recentemente, è stato determinato che il cedro è uno dei tre agrumi primordiali, gli altri sono mandarino e pomelo. Incroci interspecie tra questi tre frutti hanno portato allo sviluppo della vasta gamma di agrumi, dalle arance ai limoni ai tàngelo, gruppo di agrumi originati dall’ibridazione artificiale di alcune varietà di mandarino con diverse varietà di pompelmo. I punti di origine di tutte e tre le specie di agrumi fondatrici sono probabilmente la Cina sud-occidentale e l’India nord-orientale. Alessandro Magno portò il cedro dalla Persia al bacino del Mediterraneo intorno al 300 a.C., probabilmente per uso medicinale. Gli Ebrei che vivevano in Babilonia nel VI secolo a.C. usavano il cedro nei rituali religiosi. I governanti persiani nell’antica Palestina e Giudea introdussero il cedro nel Mediterraneo orientale. Fonti greche, romane, arabe ed ebraiche, dall’antichità al medioevo, si riferiscono tutte al cedro come fonte vegetale di ampio valore medicinale. Estratti e preparati del frutto e dei semi erano particolarmente apprezzati per la loro attività antitossica, sebbene frutta e foglie intere fossero anche usati come repellenti per gli insetti. Maimonide, nel XIII secolo nel suo Trattato sulla guarigione menziona i semi di cedro macinati, applicati freschi o secchi in un impiastro con radice di colocinto, Citrullus colocynthis, come particolarmente efficaci contro il veleno dello scorpione. Il suo contemporaneo ibn Taysan, Saladino da Ascoli, XII secolo, nel Compendium aromatariorum, raccomandava una riduzione del succo di cedro per contrastare il veleno in generale, nonché per migliorare la funzionalità epatica e cardiaca, come ingrediente nel lavaggio degli occhi. Estratti di semi, foglie e germogli sono usati come vermifugo. Gli oli essenziali nella buccia hanno qualità antisettiche e antibiotiche. I cedri sono posti negli armadi dei vestiti e nelle casse di stoccaggio per proteggere i tessuti dalle tarme e da altri insetti. La parte bianca viene mangiata per migliorare la digestione, mentre gli estratti di frutta e le foglie aiutano a ridurre i sintomi del cancro di Alzheimer diabete, ulcere, reumatismi e spiriti maligni. Mangiare la buccia cruda, zuccherata o una marmellata a base di cedro era consuetudine della festività Sukkot, in quanto si pensava facilitasse il parto.

Nei paesi mediterranei, scopriamo che le specie di agrumi hanno un posto importante non solo nella dieta ma anche nell’automedicazione. Il limone, in particolare, sembra costituire una sorta di panacea per tutti i mali e molti dei suoi usi si basano su credenze popolari, ad esempio per trattare oftalmie fette di limone vengono applicate alle tempie per un periodo di tempo sufficiente a indurre la combustione, nelle febbri tifoidi le fette di limone arrosto vengono applicate sulla fronte .Altri usi si trovano nella medicina tradizionale e hanno uno scopo terapeutico: 10 per cento di essenza di bergamotto in alcool a 70° come antisettico locale; acqua distillata di C. aurantium var. dulcis L. e sciroppo di Capsella bursa pastoris, come antiemorragico, nella menorragia durante la pubertà e la menopausa.

L’Aqua Nanfa medievale, dal latino medievale aqua nanfa e dall’arabo nafhah “odore, profumo” è nota per la sua azione lenitiva, antisettica, rinfrescante e deodorante; l’olio di arancia dolce ha un’azione sedativa. Oltre alle preparazioni di forme galeniche, le suddette specie di agrumi sono incluse in numerose specialità medicinali provenienti da tutto il mondo, non solo come esaltatori di sapore e odore, ma anche per il loro contenuto di vitamina C, la loro azione amaro-tonica e il loro effetto antispasmodico.

Usi popolari di Citrus sinensis:

L’arancio dolce (Citrus sinensis) è un piccolo albero sempreverde alto 7,5 m e talvolta fino a 15 m. Citrus sinensis (Cs) appartiene alla famiglia delle rutaceae, genere citrus, specie Citrus sinensis (L.) Osbeck. Il frutto è originario della Cina meridionale, dell’India nord-orientale e dell’Asia meridionale precedentemente Indocina.

Le bucce di agrumi sono state utilizzate nella medicina popolare per la gestione di alcune condizioni degenerative, sebbene ci fossero informazioni limitate sul meccanismo di tali proprietà medicinali. Le bucce consumati in alcuni paesi sotto forma di caramelle, vini, infusi e additivi. Citrus sinensis (Cs) è utilizzato nella medicina popolare per combattere virus. In Turchia, le persone consumano Citrus sinensis in caso di influenza.

Nella medicina popolare ci sono svariati usi delle arance, che vengono mangiate per placare la febbre, la polpa tostata viene preparata come impiastro per le malattie della pelle, la buccia fresca viene strofinata sull’acne. Un’infusione del frutto acerbo viene presa per alleviare i disturbi di stomaco e intestinali. Un decotto di foglie e fiori secchi viene somministrato in Italia come antispasmodico, sedativo cardiaco e antiemetico. La corteccia interna macerata e infusa nel vino viene presa come tonico. Un decotto di semi d’arancia decorticati è prescritto per i disturbi urinari in Cina. La buccia d’arancia è usata dal punto di vista medico contro i funghi. In Ecuador, l’estratto di semi d’arancia viene somministrato come trattamento per la malaria. Anche se è noto per causare depressione respiratoria.

India:

Gli agrumi sono erbe ben note utilizzate nella tradizione ayurvedica per la loro efficacia contro una vasta gamma di malattie, comprese le infezioni della pelle. L’Atharvaveda, uno dei più antichi archivi di conoscenza umana, ha elencato i principali usi di un piccolo numero di farmaci, tra cui la buccia d’arancia amara, che in India è usata come agente aromatico, stomachico, tonico, astringente e carminativo, e il limone, che viene usato come aroma e per i suoi effetti carminativi e stomachici. Il frutto acerbo di Lime, Citrus aurantifolia Swingle. è usato come tonico, cardiotonico, lassativo, antielmintico, per combattere la stanchezza. Il frutto maturo è usato come dolcificante, lassativo e afrodisiaco. La buccia come antielmintico (capace di uccidere vermi parassiti intestinali). Un decotto di fiori è indicato nelle cure popolari per placare la febbre, il succo è usato come tonico e per trattare i casi di gonfiore della milza. Diverse varietà di agrumi sono utilizzate nella farmaceutica e terapeutica ayurvedica. C. medica Linn. (Bijapur), Cedro, è usato come antipasto, cardiostimolante e antiemetico. C. Jambhiri, o Citrus kulu, appartiene alla famiglia dei limoni. E’ usato come antidiarroico, migliora la digestione. Nella Rasashastra (farmaceutica ayurvedica), queste varietà sono utili nelle procedure di purificazione, incenerimento e levigazione essenziali per la preparazione di diverse formulazioni ayurvediche. Citrus sinensis è una delle piante medicinali importanti che si trovano ampiamente nel distretto di Shahjahanpur. Questa pianta è prescritta nel sistema indigeno di medicina per il trattamento di vari disturbi.

Cina:

Il frutto essiccato di Citrus sinensis è incluso fra le erbe antishock, era comunemente usato per trattare l’indigestione, la distensione addominale, la ptosi dell’ano e dell’utero. Il frutto è emetico, anti-tosse, diaforetico, digestivo, carminativo, espettorante, antidiarroico, antitumorale, disturbi di stomaco. Secondo la tradizione cinese, i frutti non completamente maturi, Zhiqiao, di Citrus aurantium L., C. aurantium L. var. amara Engl. o C. Wilsonii Tanaka disperdono l’energia vitale stagnante, hanno un effetto espettorante e facilitano la digestione. Sono principalmente usati per trattare l’eccessivo accumulo di catarro, angoscia toracica, distensione della regione costale, dispepsia, eruttazione, vomito, dissenteria con tenesmo e prolasso dell’utero o del retto.

Indonesia, Filippine, Vietnam:

La buccia o il succo di frutta di varie specie di agrumi sono impiegati nella medicina tradizionale come stomachico, carminativo, antiscorbutico, antiemetico, diuretico ed espettorante. Un decotto di buccia viene utilizzato per tosse, raffreddore, dispepsia, come antidoto per il veleno di pesce e in unguenti per acne ed eczema. Alcuni succhi (probabilmente acidi) sono impiegati come gargarismi per il trattamento di gole doloranti, infiammate o suppurate e per pulire le ferite. Le foglie sono considerate sedative e antispasmodiche, mentre un decotto delle foglie viene applicato caldo per trattare dolori e gonfiori. L’arancia amara è usata in Vietnam come diaforetica e purgativa, nelle Filippine come alimento per i malati, in particolare in condizioni febbrili, infiammatorie e in caso di Scorbuto.

Agrumi nella medicina tradizionale africana:

Citrus sinensis, in Igbo si chiama “ape uta, è utilizzato in caso di malaria, convulsioni infantili, diarrea, dissenteria, gonorrea, epilessia, tonsillite, infezioni fungine, malattie mentali e infezioni da vermi. Nella parte sud-orientale della Nigeria, Citrus sinensis è usato per gestire la malaria e le malattie della pelle. Estratti di foglie di Citrus sinensis sono stati utilizzati nella medicina popolare locale per trattare le malattie neurologiche. Estratti di foglie di Citrus sinensis sono stati utilizzati nella medicina popolare locale nigeriana per trattare le malattie neurologiche. Aveva anche attività sedativa con estratto metanoico. I frutti di CS sono usati fondamentalmente come cibo a causa della presenza di molte vitamine. Tuttavia, gli estratti ottenuti dalle foglie e dalle bucce di frutta vengono utilizzati per uccidere larve di zanzara e acari, come agenti antimicrobici e antifungini. Gli estratti di foglie sono stati anche usati nella medicina popolare per trattare il diabete, disturbi neurologici e per facilitare la digestione. Viene anche usato tradizionalmente in combinazione con il miele per il trattamento dell’anemia falciforme nei bambini e in combinazione con altre piante per il trattamento della malaria.

Citrus sinensis, in Cameron, è la pianta antimalarica più comune di questa famiglia. Un decotto viene preparato dalle radici.

La buccia di Citrus Senensis ha molte proprietà medicinali ed è ampiamente utilizzata contro vari disturbi, come coliche, mal di stomaco, cancro, diuretico, immuno – potenziante, stomachico, tonico del sistema digestivo. È anche usato per trattare e prevenire carenze vitaminiche, raffreddori, influenza e scorbuto, aiuta a combattere le infezioni virali e batteriche. Ha una potente attività antibatterica contro Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis, Shigella flexineri, Bacillus subtilis ed Escherichia coli.

In Arabia Saudita il frutto di Cedro, Citrus medica L. var. turung Bonavia è usato per mal di stomaco e febbre. Un’infusione concentrata del frutto mescolato con sale e miele viene utilizzata contro la tosse.

L’arancio amaro, Citrus aurantium, è coltivato in Nord Africa. Un’infusione della buccia viene utilizzata per dolori di stomaco e dissenteria, come digestivo, antispasmodico, diaforetico e lieve sedativo, mentre i fiori secchi in infuso sono usati come sedativo nervoso e antispasmodico (isteria, spasmi, singhiozzo), antidiarroico e stimolante. L’acqua distillata dai fiori viene data ai bambini per calmarli e aiutarli a dormire. La radice è usata come trattamento del morso di serpente, per alleviare i dolori addominali, per trattare la gonorrea (come decotto) e come afrodisiaco (cotto con carne). Il succo ottenuto dalle foglie viene spremuto nell’orecchio per il mal d’orecchio.

In Sud Africa il succo di limone, Citrus limon, è usato con il sale come rimedio per la tigna, nel Transvaal con il miele come rimedio per la tosse e con lo zenzero per il raffreddore. Le donne swahili applicano il succo alla vagina per produrre contrazione dopo il parto.

Le foglie di lime, Citrus aurantifolia, sono un rimedio malese per il mal di testa e l’infusione viene utilizzata per le febbri con leggero ittero e febbre biliare. Il succo di frutta è un sollievo dalla tosse, un tonico e un rimedio per il mal di stomaco e viene utilizzato esternamente come detergente e stimolante epidermico. Le fette di lime tostate vengono applicate a piaghe croniche.

Nell’Africa occidentale i preparati di foglie di Citrus aurantium (arancio amaro) sono usati come gargarismi e per il trattamento della polmonite, febbre malarica malattie degli occhi (bollite con foglie d’arancia), febbre con ittero, gonorrea (come bagno di vapore), mal di testa, febbre biliare (con foglie di Ocimum, Basilico) e mal di stomaco (con Areca catechu, Palma di Betel) e come collutorio. La buccia di C. medica o C. acida viene utilizzata contro l’elmintiasi e la corteccia radicale di C. nobilis (Mandarino) come antireumatico.

Agrumi nella medicina tradizionale araba:

Nella medicina araba il succo, la frutta secca e fresca, la buccia e la corteccia di lime sono usati come rimedi per cataratta, raffreddore e febbre, dolori al petto e mal d’orecchi e come stomachico.

Una varietà di arancia dolce (Safargal) coltivata in Oman e il suo frutto è considerato un tonico generale per lo stomaco e mangiata 2-3 volte al giorno viene utilizzata nel trattamento dell’ittero. L’odore della pianta o del frutto del safargal è ritenuto curativo per il cuore. Nello Yemen la buccia d’arancia viene consumata a colazione, mescolata con il latte per rendere lo stomaco forte e stimolare l’appetito; si ritiene che la polpa del frutto rafforzi il cuore.

In Iran, La specie Citrus sinensis (L.) Osbeck (arancia) è usata nella medicina popolare come infuso per il trattamento di irritazione nervosa, insonnia, spasmi, pertosse, problemi gastrointestinali.

Agrumi nella medicina tradizionale del Nuovo Mondo:

Dopo la scoperta dell’America, la coltivazione delle specie di agrumi più utilizzate si diffuse nel Nuovo Mondo. Ci sono prove documentali della presenza di piantagioni di arance amare a Vera Cruz e in Messico nella seconda metà del XVI secolo, mentre pochi anni dopo (1568) in America c’erano piantagioni di limoni e arance dolci. La coltivazione si estese gradualmente in Florida, Louisiana, California, ecc. e oggi le specie originariamente naturalizzate e le numerose varietà da esse derivate sono così diffuse in tutti gli Stati Uniti che gli agrumi hanno un posto non solo nella dieta ma anche nella medicina tradizionale. In America la frutta, la buccia e gli oli di arancia amara e arancia dolce sono usati come carminativo, aromatico e stomachico. La buccia d’arancia e l’olio sono usati come aromatizzanti in alimenti, bevande e medicine e il succo come fonte di vitamina C. Il frutto del lime (C. Limetta Risso) è usato più per aromatizzare che per medicinalmente, mentre il succo è usato come anti-scorbuto. In Messico le foglie di arancio amaro (naranjo agrio) sono utilizzate per le loro proprietà antispasmodiche, toniche e febbrifughe e nel trattamento dell’eccitazione nervosa, delle palpitazioni e dell’epilessia. P. Font Quer, un botanico spagnolo nonché farmacista e chimico, che si è distinto come uno dei nomi più importanti della scienza botanica spagnola della metà del XX secolo, nel descrivere le virtù (virtudes) del cedro, del limone, dell’arancio amaro e dell’arancio dolce, riesamina l’opera di Dioscoride, e delinea l’uso attuale dei rimedi ottenuti da queste piante, il limone in particolare, affermando che “ha innumerevoli stimatori e costituisce una panacea che si ritiene curi un numero infinito di malattie”. Morton, naturalista e botanico austriaco di fine ‘800, include il mandarino (C. reticulata Blanco) tra le piante di rimedio popolare identificate nel nord del Venezuela.

 

Il lime (C. aurantifolia Swingle) ha una moltitudine di usi nella medicina popolare in tutti i tropici: il succo viene preso per fermare la diarrea, è considerato un efficace disinfettante per gli occhi dei neonati e per le ferite. Diluito in acqua, caldo o freddo, è usato in gargarismi per disturbi alla gola e assunto internamente per alleviare la febbre, disturbi epatici, edema, diuretico. Nello Yucatan il succo è usato per diabete, reumatismi e aterosclerosi, l’infuso delle foglie serve come antispasmodico, sudorifero e sedativo; il decotto delle radici viene somministrato come trattamento per la gonorrea. Nel Curasao il succo di lime viene aggiunto al tè di Cymbopogon citratus per alleviare la bronchite. A Trinidad il succo di lime viene utilizzato contro mughetto, mal di denti e viene applicato al petto in caso di polmonite. Un “tè” di boccioli di fiori viene preso come soporifero e un decotto di radice viene applicato sulle punture di scorpione. In Giamaica, si dice che il succo di lime mescolato con i frutti schiacciati di Solanum aculeatum curi la tigna. Nelle Bahamas il succo viene utilizzato per respingere le zanzare e se si viene morsi da questi insetti, il succo allevierà il prurito; il decotto di foglie è usato come tonico e come rimedio per la pressione sanguigna. In America Centrale il succo d’arancia amara è usato come diuretico, purgante, per tosse e febbre; un decotto della buccia viene somministrato per alleviare la flatulenza. Nello Yucatan, le foglie sono comunemente utilizzate nella medicina popolare sotto forma di infuso o decotto come diuretico, stimolante cardiaco e sedativo e per rinforzare altri rimedi per la febbre, per il trattamento di problemi alla cistifellea, ipertensione, mal di stomaco (a Curaçao), e in un decotto con foglie di Annona muricata come rimedio per l’asma, come sedativo e per promuovere un buon sonno (a Curaçao). Il decotto o l’olio essenziale delle foglie e dei fiori sono considerati antispasmodici; i fiori freschi e secchi sono utilizzati in un tè’ come stomachico e sedativo; un unguento preparato dai fiori viene applicato sulla pelle irritata; il decotto di buccia viene utilizzato per alleviare il mal di stomaco e come tonico amaro; il succo di frutta è usato come rimedio per raffreddori e mal di gola. Il decotto della buccia d’arancia dolce è un rimedio per la dissenteria e i vermi intestinali e per la flatulenza. A Curaçao, un decotto della buccia viene preso quando manca l’appetito; l’infuso di foglie come antispasmodico o nel trattamento di isteria, palpitazioni, convulsioni e attacchi epilettici, gastralgia e bronchite. I Maya nello Yucatan usano le foglie in un tè sudorifero. Il “tè” delle foglie viene preso a Trinidad per la polmonite e come depurativo dopo il parto; il decotto di fiori è un sedativo popolare. In Ecuador un estratto di semi d’arancia viene utilizzato nel trattamento della malaria. Nelle Isole Caicos, all’estremità meridionale della catena di isole Bahamas, il succo acido del frutto di lime (C, aurantifolia Swingle) o dell’arancia amara è un rimedio per il tifo.

L’infusione di fiori di diverse specie di generi di agrumi è usata come sedativo per trattare l’insonnia, trattare la tubercolosi e altre malattie respiratorie.

Amazzonia:

Il decotto di radice di arancio, preso durante le mestruazioni, agisce come un contraccettivo; il succo di lime, preso da entrambi i partner poco prima del rapporto sessuale, impedirà il concepimento; la buccia di lime è usata come antiforfora, decongestionante e sedativo; i fiori come tonico, per crampi ed enterite. L’infuso di foglie di limone è un digestivo.

Pompelmo

Il pompelmo (Citrus paradisi) è un importante membro del genere Citrus della famiglia delle Rutaceae. È stato usato come medicina popolare in molti paesi come antibatterico, antifungino, antinfiammatorio, antimicrobico, antiossidante, antivirale, astringente e conservante. È stato anche usato per la prevenzione del cancro, la rigenerazione cellulare, l’abbassamento del colesterolo, la pulizia, la disintossicazione, il mantenimento della salute del cuore, la nefrite da lupus, l’artrite reumatoide e la perdita di peso. Citrus paradisi è uno dei membri più importanti del genere citrus (Rutaceae). È originario dell’isola di Barbados. Il pompelmo viene coltivato commercialmente anche in Spagna, Marocco, Israele, Giordania, Sud Africa, Brasile, Messico, Giamaica e Asia.

In Sudan la buccia interna di Citrus paradisi è usata per curare la malaria, gastro protettiva e antiulcera e questa azione è attribuita all’attività antiossidante dei flavonoidi degli agrumi.

Medicina tradizionale e ricerche scientifiche:

In una rivalutazione critica basata sulle più recenti ricerche farmacologiche, molte delle numerose proprietà terapeutiche attribuite ad alcune specie del genere Citrus nella medicina tradizionale dei paesi, dove si sono diffuse e acclimatati, si sono dimostrate fondate e sono stati individuati i principi attivi responsabili di queste attività. L’attività antiossidante degli antociani, presente in particolare nelle arance pigmentate, ha portato ad una rivalutazione di questo generoso dono della natura. I frutti dorati del giardino mitologico delle Esperidi, le arance, di un colore rosso vivo che riflette il fuoco dell’Etna, il profumo inebriante della zagara, i fiori bianchi che adornano le spose, sono la manifestazione dei doni portati a noi dalle specie di agrumi: nutrimento, bellezza, salute e poesia. Gli obiettivi di uno studio scientifico  erano di indagare l’effetto sedativo di diversi estratti di fiori di Citrus sinensis (L.) Osbeck (Rutaceae) e descrivere il meccanismo d’azione farmacologica dei composti attivi sedativi di questa pianta.

1 Caduta dei capelli e problemi epidermici

Nell’alopecia non cicatriziale, i micronutrienti  svolgono un ruolo molto importante, poiché regolano il normale ciclo del follicolo pilifero e ricambio  cellulare. Il ruolo dell’alimentazione e della dieta nel trattamento della caduta dei capelli rappresenta un’area di indagine dinamica e in crescita: è fondamentale assumere vitamina A, vitamina B, vitamina C, vitamina D, vitamina E, ferro, selenio e zinco, sono molto importanti in caso di alopecia non cicatriziale.

2 Infiammazioni e   infezioni

Gli elementi del sistema antiossidante, fra cui cofattori di enzimi, componenti di fattori di trascrizione e modulatori epigenetici, vitamine e oligoelementi, influenzano vari processi metabolici che sono direttamente associati alle funzioni immunitarie. In particolare, le vitamine C e D hanno dimostrato una funzione immunitaria significativa. In particolare, la vitamina C ha una rilevante funzione immunobiologica, di conseguenza, la carenza di vitamina C è la ridotta resistenza a vari agenti patogeni, mentre un maggiore apporto aumenta l’attività degli anticorpi e la resistenza alle infezioni.

3 Vitamina C e funzione immunitaria

La vitamina C è un micronutriente essenziale per l’uomo, con funzioni pleiotropiche legate alla sua capacità di donare elettroni. La vitamina C contribuisce alla difesa immunitaria supportando varie funzioni cellulari sia del sistema immunitario innato che adattivo. La vitamina C supporta la funzione di barriera epiteliale contro gli agenti patogeni e promuove l’attività antiossidante della pelle, proteggendo e dallo stress ossidativo ambientale. La vitamina C si accumula nelle cellule fagocitiche, come i neutrofili, e può migliorare la chemiotassi, rif. : Chemiotassi – Wikipedia la fagocitosi, rif. Fagocitosi – Wikipedia, e l’uccisione microbica. Il ruolo della vitamina C nei linfociti è meno chiaro, ma è stato dimostrato che migliora la differenziazione e la proliferazione delle cellule B e T, probabilmente a causa dei suoi effetti di regolazione genica, rif. Regolazione genica – Wikipedia . La carenza di vitamina C si traduce in un’immunità compromessa e in una maggiore suscettibilità alle infezioni. A sua volta, le infezioni hanno un impatto significativo sui livelli di vitamina C a causa dell’aumento dell’infiammazione e del fabbisogno metabolico. Inoltre, l’integrazione con vitamina C sembra essere in grado di prevenire e trattare le infezioni respiratorie e sistemiche. La prevenzione profilattica dell’infezione richiede l’assunzione alimentare di vitamina C che forniscano livelli plasmaci almeno adeguati, se non saturi (cioè 100-200 mg/giorno), che ottimizzano i livelli di cellule e tessuti. Al contrario, il trattamento delle infezioni accertate richiede dosi significativamente più elevate (grammo) della vitamina per compensare l’aumento della risposta infiammatoria e della domanda metabolica.

4 La vitamina C riduce le malattie neurodegenerative e i disturbi psichiatrici

La vitamina C (Vit C) è considerata una molecola antiossidante vitale nel cervello. Aiuta a mantenere l’integrità e la funzione di diversi processi nel sistema nervoso centrale (SNC), tra cui maturazione e differenziazione neuronale, formazione di mielina, sintesi della catecolamina, modulazione della neurotrasmissione e protezione antiossidante. L’importanza della Vit C per la funzione SNC è stata dimostrata dal fatto che la cancellazione mirata del co-trasportatore sodio-vitamina C nei topi provoca un’emorragia cerebrale diffusa e la morte il primo giorno post-natale. Poiché le malattie neurologiche sono caratterizzate da una maggiore generazione di radicali liberi e le più alte concentrazioni di Vit C nel corpo si trovano nel cervello e nei tessuti neuroendocrini, si evince  che Vit C possa cambiare il corso delle malattie neurologiche e mostrare potenziali ruoli terapeutici. Agisce sulle malattie neurodegenerative tra cui il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, il morbo di Huntington, la sclerosi multipla e la sclerosi amiotrofica, nonché i disturbi psichiatrici tra cui depressione, ansia e schizofrenia.

5 Effetti dell’esercizio aerobico e dell’integrazione di vitamina C sui sintomi della rinite nei pazienti allergici con rinite

L’esercizio fisico e l’assunzione  della vitamina C sono entrambi raccomandati come efficace trattamento dei sintomi nei pazienti con molte malattie fra cui la rinite allergica .

6 Vitamina C e malattie cardiovascolari

I potenziali effetti benefici delle proprietà antiossidanti della vitamina C sono stati studiati in una serie di condizioni patologiche e disturbi cardiovascolari.

La vitamina C previene i danni causati dallo stress al cuore causati dalla morte di cardiomiociti, attraverso la regolazione dell’eccessiva produzione di catecolamina ( rif . Catecolamina – Wikipedia). Nel complesso, l’insufficienza di vitamina C aumenta il rischio di danni cardiaci indotti dallo stress con cambiamenti strutturali e funzionali derivanti dall’apoptosi dei cardiomiociti.

7 La vitamina C migliora la lesione epatica

L’insufficienza di acido l-ascorbico (vitamina C) è considerata uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della malattia epatica. Tuttavia, i suoi effetti specifici e i relativi meccanismi in vivo sono in gran parte sconosciuti. L’obiettivo di questo studio era quello di studiare il ruolo protettivo in vivo della vitamina C e i suoi meccanismi correlati nella lesione epatica con topi che non possono sintetizzare la vitamina C come l’uomo a causa della mancanza di l-gulonolattone-γ-ossidasi , un enzima essenziale per la sintesi della vitamina C.

La vitamina C è fondamentale nella prevenzione dello sviluppo della malattia nel fegato e gravi danni al fegato indotti dall’infiammazione possono essere prevenuti con sufficiente integrazione di vitamina C.

8 La carenza di vitamina C aggrava il fattore di necrosi tumorale α insulino-indotta dall’insulina

L’infiammazione cronica di basso grado gioca un ruolo importante nello sviluppo della resistenza all’insulina. Il ruolo potenziale e il meccanismo della vitamina C, un agente antiossidante e antinfiammatorio, è stato studiato nella resistenza all’insulina indotta dal fattore di necrosi tumorale α (TNF-α). Nel complesso, la vitamina C è essenziale per prevenire e migliorare la resistenza all’insulina e l’integrazione con vitamina C può essere un efficace intervento terapeutico per i disturbi metabolici.

Un ottimo prodotto contenente vitamina C è Alato 48 . La  nuova formulazione liposomiale di vitamina C è priva di solventi organici dannosi è disponibile presso La Fenice Sas.

Associazioni:

Alato D3 osteoporosi, malattie autoimmuni

Alato 34 immunostimolante cardiovascolare osteoporosi,

ALATO 10 immunoregolatore – antinfiammatorio

 

ALATO 21 funzioni cognitive

ALATO 25 metabolismo energetico cerebrale

ALATO 30 debilitazione psicofisico

ALATO 37 immunoregolatore – antinfiammatorio

 

Ecco le sue  principali funzioni:

  • Sistema immunitario
  • antiossidante
  • sintesi di collagene
  • metabolismo
  • affaticamento
  • sistema nervoso
  • antitumorale
  • malattie neurodegenerative
  • alopecia
  • epiderma
  • rinite
  • infiammazioni
  • infezioni
  • disturbi cardiovascolari 

Info sull'autore

Alessandra Zarone administrator

Dott.ssa Alessandra Zarone Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso IULM, Milano. Diploma in Naturopatia Psicosomatica presso Riza, Milano, con una tesi dal titolo: “Dagli antichi erbari alla floriterapia: influsso greco-romano e celtico in Edward Bach, druido e medico di Myddvai”, con votazione 30 e lode. Nel Dicembre 2012 mi sono specializzata in Floriterapia conseguendo un Master in Floriterapia Psicosomatica, condotto dalla Dott.ssa Marilena Zanardi . Ciò che mi piace approfondire è la Floriterapia vibrazionale psicosomatica: "Per me è importante ritornare all'origine della Floriterapia e dell'Erboristeria, studiando approfonditamente gli antichi erbari per riapplicare con la conoscenza di oggi l'esperienza persa nei secoli, ma soprattutto mettendo in pratica il metodo di Bach, tramite solarizzazione dei fiori, nella preparazione delle mie miscele attraverso un metodo dedicato alla persona".

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