La Primula più diffusa nel nostro Paese è quella vulgaris i cui fiori presentano invece il capino eretto. Sia l’una sia l’altra, come le circa 200 specie, è apprezzata anche per le non poche proprietà medicinali.
L‘infuso di radici, foglie e fiori cura vertigini, palpitazioni, emicranie.
Il cosiddetto «vino di primula», che si ottiene mettendo i fiori in una bottiglia e coprendoli di vino bianco, favorisce la buona circolazione.
I fiori essiccati forniscono un tè aromatico ma privo di azione eccitante. Servono inoltre a profumare la birra e a migliorare il bouquet del vino; canditi, sono dolci deliziosi.
Proprietà curative:
- antispasmodiche (attenua gli spasmi muscolari)
- rilassa il sistema nervoso
- calmanti (agisce sul sistema nervoso diminuendo l’irritabilità
- favorisce il sonno
- diuretiche (facilita il rilascio dell’urina)
- lassative (ha proprietà purgative)
- pettorali e sudorifere (agevola la traspirazione e favorisce la sudorazione)
Nel passato veniva usata più largamente contro l’emicrania e i reumatismi.
In Floriterapia:
Primula è indicata in questi casi….
- sentirsi rifiutati
- indesiderati
- evitare di impegnarsi nei rapporti,
- paura di esser genitore
- repressione sessuale ed emotiva
Ridona …
- consapevolezza e cura delle memorie passate assimilate dalla propria madre
- capacità di aprirsi emotivamente e creare rapporti impegnati e profondi .
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