Naturopatia Desio: Farfaraccio_ Rimedio naturale per la tosse e non solo

DiAlessandra Zarone

Naturopatia Desio: Farfaraccio_ Rimedio naturale per la tosse e non solo

Naturopatia Desio: Farfaraccio_ Rimedio naturale per la tosse e non solo 

ll Farfaraccio bianco, è un rimedio naturale per la tosse e non solo.

nome scientifico Petasites albus (L.) Gaertn., 1791) è una pianta erbacea, rustica con numerosi capolini bianchi, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

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Farfaraccio nell’antichità:

Sembra che sia stato Dioscoride Pedanio (Anazarbe in Cilicia, 40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell’imperatore Nerone, a nominare per primo queste piante col nome di Petasites riferendosi alle grandi foglie simili al petàsos un cappello a grandi falde usato dai viaggiatori del suo tempo.Dioscorides01

Nome ripreso più volte in tempi moderni da vari botanici (Tournefort, Adanson o Gaertner) e comunque consolidato, come genere, da Linneo nel 1735 e collocato nelle “Corimbifere”.

Etimologia:

Il nome specifico (albus) fa riferimento alla colorazione dei fiori.Il binomio scientifico attualmente accettato (Petasites albus) è stato proposto da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, e da Joseph Gaertner (Calw, 12 marzo 1732 – Tubinga, 14 luglio 1791), botanico tedesco, in una pubblicazione del 1791. In lingua tedesca questa pianta si chiama Weiße Pestwurz; in francese si chiama Pétasite blanc; in inglese si chiama White Butterbur.

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Con grande rizoma strisciante, è alta fino ad un metro. Le foglie sono grandi, rotonde o cuoriformi. I capolini di colore biancastro, hanno fiori tubulosi riuniti in una spiga apicale. Fiorisce in primavera. Comune lungo i ruscelli, i corsi d’acqua e i prati umidi. Vengono usati i piccioli delle foglie più grandi, carnosi e la raccolta può essere effettuata largamente purché si rispetti il fusto e si lascino le foglie apicali.

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Cosa contiene:

Sono presenti nelle foglie inulina, un glucoside, resine, colina, olio essenziale, sali.

Rimedio naturale per tosse, mestruazioni, ferite, ulcere:

Nella medicina popolare queste piante vengono usate per le loro proprietà vulnerarie (guarisce le ferite), sedative (calma stati nervosi o dolorosi in eccesso), bechiche (azione calmante della tosse) ed emmenagoghe (regola il flusso mestruale). Le foglie hanno la proprietà di calmare la tosse, mentre invece appena raccolte vengono applicate sulle ulcere per ottenere una rapida cicatrizzazione.

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Utilizzi alimentari:

L’uso alimentare è limitato ai carnosi piccioli delle foglie che, dopo cotti, vengono mangiati come asparagi, conditi con olio e aceto. Sono ottimi anche tagliati a pezzi non eccessivamente grandi per la preparazione di minestroni di verdura.

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Info sull'autore

Alessandra Zarone administrator

Dott.ssa Alessandra Zarone Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso IULM, Milano. Diploma in Naturopatia Psicosomatica presso Riza, Milano, con una tesi dal titolo: “Dagli antichi erbari alla floriterapia: influsso greco-romano e celtico in Edward Bach, druido e medico di Myddvai”, con votazione 30 e lode. Nel Dicembre 2012 mi sono specializzata in Floriterapia conseguendo un Master in Floriterapia Psicosomatica, condotto dalla Dott.ssa Marilena Zanardi . Ciò che mi piace approfondire è la Floriterapia vibrazionale psicosomatica: "Per me è importante ritornare all'origine della Floriterapia e dell'Erboristeria, studiando approfonditamente gli antichi erbari per riapplicare con la conoscenza di oggi l'esperienza persa nei secoli, ma soprattutto mettendo in pratica il metodo di Bach, tramite solarizzazione dei fiori, nella preparazione delle mie miscele attraverso un metodo dedicato alla persona".

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